Roberto Nicolosi

Ormai riconosciuto come uno dei grandi maestri del jazz italiano, il compositore Roberto Nicolosi (Genova, 1914 – Roma, 1989) esercitò inizialmente la professione di dentista. Oltre a laurearsi in medicina, si diplomò in composizione, pianoforte e contrabbasso al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano.

Dopo alcuni anni in campo dentistico decise di dedicarsi completamente alla musica. Riscosse i primi successi negli anni ‘40, come jazzista e successivamente come direttore d’orchestra e arrangiatore per la radio e per la discografia. Nel primo dopoguerra fu membro della redazione della rivista Musica Jazz, arrangiatore dell’orchestra ritmica di Radio Milano, autore e conduttore di programmi radiofonici, e direttore dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI.

A metà degli anni ‘50, dopo essersi trasferito a Roma, iniziò a lavorare come compositore per il cinema italiano, firmando moltissime colonne sonore diventate poi di culto, tra cui quelle per le pellicole di Mario Bava La maschera del demonio (1960), La ragazza che sapeva troppo (1962) e I tre volti della paura (1963), come anche Universo di notte (1962, Alessandro Jacovoni), La rimpatriata (1963, Damiano Damiani) e L’occhio nel labirinto (1972, Mario Caiano).