Jukebox italiano
Le canzoni pop dell'Italia anni '60
Vi ricordate i tempi in cui gli adolescenti, invece di stare con la testa china sul cellulare, si riunivano intorno a un jukebox? I giovani erano diventati per la prima volta dei consumatori – e potevano comprare la felicità per 50 lire, come cantava Celentano nel ’59 – ma erano ancora immersi in una rete reale, e non virtuale, di relazioni sociali (quanti dei nostri nonni o genitori si sono incontrati, o baciati, vicino a un jukebox?).
Per riportarvi a quei tempi, abbiamo selezionato alcune delle canzoni italiane che avreste potuto trovare in un jukebox tra la fine degli anni ’50 e l’inizio dei ’60, con sonorità che vanno dal pop allo swing, e dal rock ‘n’ roll alla musica yé-yé e al surf rock. C’è solo l’imbarazzo della scelta!
Per un approccio leggero e spiritoso, niente di meglio che il sound jazzato e un po’ swing di “Ho tutto per essere felice”, del 1959, interpretata da Joe Sentieri – senza dubbio uno dei nostri urlatori più chic insieme a Modugno e Tony Dallara – nonché scritta e magistralmente orchestrata dal grande Piero Umiliani. Nello stesso anno Sentieri pubblica anche “Mister Juke Box”, un doo-wop mid-tempo che ben dimostra come i generi di importazione, in questo caso il rock ‘n’ roll americano, venivano reinterpretati in chiave italiana.
Un altro adorabile esempio di appropriazione e innovazione di un genere è la super famosa “Le mille bolle blu”, presentata a Sanremo nel 1961 da Jenny Luna insieme a Mina, dove influenze esotico-brasiliane vengono filtrate e arricchite da elementi melodici e orchestrali tipicamente italiani. E se brani come “C’era la luna” e “Sole Mio Thank You” devono molto a Françoise Hardy e alla musica yé-yé francese, sono i regionalismi italiani a emergere in “Surf Capitolino” – che unisce tradizione romanesca e surf rock – e “Maria Ye Ye”, in cui la tradizione napoletana incontra la samba.
Un’atmosfera retrò, quasi Charleston, fa invece capolino nella frizzante “Voglio dimagrire”, probabilmente per il tramite delle canzoni di Brigitte Bardot in stile anni ’20 e ’30, mentre la deliziosa “Cic Ciac” ammicca chiaramente ai musical hollywoodiani e al tip tap.
Ah, quando la felicità costava solo un gettone!
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