SUPERSTEREO

Sonorizzazioni italiane in alta fedeltà

Dedicata al prestigioso catalogo storico dell’etichetta milanese Vedette, fondata dal violinista e compositore Armando Sciascia nel 1962, questa playlist è un viaggio tra i diversi generi che hanno caratterizzato la musica per sonorizzazioni tra l’inizio degli anni ’60 e la fine degli anni ’70.

Una volta fondata la Vedette, Armando Sciascia si circondò di un affiatato gruppo di amici e colleghi – tra cui anche Carlo Pes, Bruno Battisti D’Amario e Francesco Anselmo (in arte Lee Selmoco) – con i quali iniziò a produrre materiale per sonorizzare film, documentari e programmi televisivi e radiofonici. La Vedette pubblicò questi lavori a partire dalla metà degli anni ’60, prima nella serie di album intitolata Musiche per sonorizzazioni e programmi, e poi anche con la sua sotto-etichetta Phase 6 Superstereo, che, non diversamente dalla Living Stereo della RCA Victor e la Phase 4 Stereo della Decca, puntò tutto sull’innovazione tecnica nella ripresa stereofonica del suono e nel missaggio, al fine di garantire una riproduzione in alta fedeltà e un’esperienza di ascolto “tridimensionale”.

La palette dei generi abbraccia tutti quegli stili eclettici, sperimentali e persino bizzarri – dall’exotica al jazz-beat, al cinematico – che anni dopo verranno indicati collettivamente con il termine lounge italiana. Oltre a composizioni originali con atmosfere che vanno dal sensuale al giocoso, e dal tensivo al malinconico, sono degni di nota gli arrangiamenti di brani famosi, come l’esoticissima versione di “Caravan” di Duke Ellington firmata da Puccio Roelens (e utilizzata da Steven Soderbergh nel suo film Ocean’s Thirteen), la cover quasi psichedelica di “I Found My Love In Portofino” di Fred Buscaglione, e la sognante versione orchestrale dello standard brasiliano “Mas Que Nada” concepita da Bruno Battisti D’Amario e impreziosita dall’impareggiabile voce di Edda Dell’Orso.

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